domenica 27 aprile 2008

Morire in cantiere



"Ci sono nonni che non accompagneranno mai i nipoti al parco. Sono di due tipi: i primi sono nonni morti. I secondi sono nonni ancora al lavoro. Entrambi i tipi sono legati da un luogo, che è uno e molti allo stesso tempo: il cantiere, dove spesso non si riesce ad accumulare i contributi per andare in pensione, e si resta a lavorare fino alle rughe più marcate. O, peggio, fino alla morte. E quasi sempre in nero. Il più anziano di questi nonni di cantiere del 2008 aveva 74 anni quando ha perso la vita: schiacciato da alcuni massi caduti da una parete dove stava lavorando con un bulldozer, in una cava per l'estrazione di pietra. A Ragusa. Come lui, Gino Lenzi: altro nonno operaio morto a 72 anni, stroncato da un infarto mentre intonacava una villetta a Vicarello, Livorno. Sono i due più anziani tra i 59 morti di quest'anno nelle costruzioni."


Inizia così un interessante pezzo sulla sicurezza e le morti bianche nei cantieri di Giuseppe Vespo, sull'Unità del 26 aprile che consiglio di proseguire a leggere qui.

Nessun commento: