martedì 20 maggio 2008

Guadagno pari a zero

Ecco perchè ho aderito volentieri all'iniziativa per combattere lo sfruttamento degli stagisti in redazione (vedi post sotto). Gli editori hanno trovato un altro sistema per risparmiare, o per guadagnare di più. Una volta nei giornali si facevano le "sostituzioni", cioè assunzioni di giornalisti a tempo determinato in sostituzione di altri assenti per malattia, ferie, maternità, aspettative, ecc.. Adesso ci siete voi, gli stagisti. Dovete fare gli stage? Dovete imparare? Eccoci qui. Mi viene in mente un mio amico che, molti anni fa, faceva l'aiutante di un meccanico. Ebbene, il suo guadagno non gli permetteva di comprare il sapone sgrassante per le mani e per lavare la tuta da lavoro. Sono passati 50 anni da allora e il vostro guadagno è ancora più basso. E' pari a zero.
Ho anche scaricato da internet un elenco delle aziende "virtuose" che pagano qualcosa agli stagisti (perchè la maggior parte non paga niente). Ci sono società che offrono 1000 euro (per la verità una sola, la Magneti Marelli) per poi scendere a 900, 800, 550, 400 euro e così via. Qualche società offre anche i ticket restaurant o, bontà loro, ti fa sedere alla mensa aziendale. Posso dire un'altra cosa? Nelle redazioni c'è anche tanta gente che non fa niente. Parla, discute, chiacchiera, accende il computer, fuma sul balcone, si incazza, si mette in malattia. Tutto fa, fuor che lavorare. E, in tutto questo scenario, il sindacato dove è?
Gigi Furini