Il Low cost di qualità batte la crisi. Il gigante svedese della moda «cheap» Hennets & Mauritz, più conosciuto come H&M, ha terminato l'esercizio 2008 (chiuso il 30 novembre) con un utile in rialzo del 12,5% a 15,29 miliardi di corone svedesi (1,44 miliardi di euro). In crescita anche il giro d'affari a 88,53 miliardi di corone svedesi (8,3 miliardi di euro) con un progresso del 13%. Bene anche l'ultimo trimestre settembre-novembre che ha registrato ricavi in aumento del 15,3% e utili in crescita del 9,4%. L'utile netto per l'intero anno si è attestato a 15,294 miliardi di corone (1,45 miliardi di euro) in crescita del 12,55% rispetto a un anno prima. Sulla base di queste performance, il Consiglio di amministrazione proporrà agli azionisti un dividendo da 15,50 corone per ogni azione (1,47 euro). In aumento del 10,7 per cento rispetto al livello dello scorso anno.
Per il 2009 «le prospettive restano positive», sottolinea la società che prevede di assumere 6-7mila persone. Per il mese che si sta chiudendo H&M precisa di attendersi un aumento dell'8% sul fatturato, mentre a partire da febbraio, iniziando dai paesi scandinavi, lancerà la sua nuova linea di corredi tessili per la casa, H&M Home. Sulla base degli ultimi dati disponibili, a livello globale la società conta 53.430 addetti, contro i 47.029 di un anno prima, di cui 4.924 in Svezia. Secondo gli analisti, l'exploit della catena di abbigliamento si spiega con il fatto che, a causa della crisi, anche le persone che prima facevano shopping in negozi costosi hanno dovuto ripiegare su marchi più economici, anche se sempre di qualità.
(Sole 24 Ore di giovedì 29 gennaio 2009)
giovedì 29 gennaio 2009
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