venerdì 13 febbraio 2009

La crisi finanziaria si fa sentire sull'economia reale

ROMA - Il Pil del 2008, corretto per i giorni lavorati, ha fatto registrare un calo dello 0,9%. L'ultima stima governativa, aggiornata con il Programma di stabilità, indicava un Pil in calo dello 0,6%. Nel quarto trimestre del 2008 il Pil ha segnato un calo dell'1,8% sul terzo trimestre 2008, quando era sceso dello 0,6%, dato rivisto da -0,5%. Sempre nel quarto trimestre, il Pil ha mostrato un calo del 2,6% su base annua, dal tendenziale di -1,1% del terzo trimestre 2008, rivisto da -0,9%.
RISULTATO PEGGIORE DAL 1993 - La media annua segna il risultato peggiore dal 1993, il calo congiunturale del quarto trimestre è invece il risultato peggiore almeno da inizio serie storiche nel 1980. «Il risultato congiunturale del Pil è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto dell'industria e dei servizi e di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura», dice Istat, aggiungendo che l'effetto di trascinamento sul 2009 è pari a -1,8%. Cioè, chiarisce l’Istat, se nel 2009 non ci fossero variazioni nella crescita per tutto l’anno, il 2009 si chiuderebbe con un calo dell’1,8%.«Nel quarto trimestre il Pil è diminuito in termini congiunturali dell'1,5% nel Regno Unito e dell'1,0% negli Stati Uniti - continua l'Istat - in termini tendenziali il Pil è diminuito dell'1,8% nel Regno Unito e dello 0,2% negli Stati Uniti e -2,1% in Germania».

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